CUM NE PREGATIN NOI DE REFERENDUM???

CUM NE PREGATIN NOI DE REFERENDUM???
http://www.timpul.md/articol/cum-ne-pregatim-noi-de-referendum-14868.html

venerdì 10 aprile 2009

"IN MOLDOVA I COMUNISTI HANNO PERSO IL PIENO POTERE"
di Matteo Cazzulani - 11/04/2009
La Commissione Centrale elettorale ha ratificato un nuovo risultatoelettorale basato su un conteggio più accurato dei voti, col quale i comunisti non potranno autonomamente scegliere il presidente ed ilgoverno. Sarà stato il rimorso di coscienza – oppure la sorpresa dinnanzi allarabbia delle opposizioni per l’ennesimo inganno del regime comunista,che ha dato luogo a manifestazioni di massa (poi, purtroppo,degenerate in scontri ed assedi di edifici statali): la CommissioneElettorale Centrale moldava ha rivisto il risultato elettorale,aggiudicando al Partito Comunista 60 seggi su 101 anziché 61 come inprecedenza. Tale quota non permette la scelta di governo e presidentesenza alleanze. Dopo tre giorni di dimostrazioni, giovedì 9 aprile a Chisinau ètornata la pace. Chiuse le urne, una parte delle opposizioni harichiesto vivamente di ricontare i voti; altri nuove elezioni. I soli aspetti certi della vicenda sono i brogli perpetrati daicomunisti, al potere da troppi anni, e le pesanti minacce delpresidente Vladimir Voronin nei confronti dei manifestanti, ritenuti“fascisti ubriachi manipolati dalla Romania e dall’Europa”. Tra gli accusati dal regime, anche Natalia Morar, accusata di averorganizzato la mobilitazione di più di 200 manifestanti attraverso ungiro di sms. La Morar è giornalista del New Times esperta di economiae politica russa. Dopo un suo articolo che documentava il realedisastroso stato delle finanze di Mosca ha ricevuto dal Cremlino ildivieto d’ingresso nella Federazione Russa. Non a caso, anche leautorità russe hanno parlato di “manovre dell’occidente” dietro alleproteste dei manifestanti, appoggiando apertamente Voronin e la suarepressione di ogni aspirazione liberale e democratica deidimostranti. Il capo della diplomazia rumena, Cristian Diaconescu, ha commentato leaccuse di Voronin come “provocazione”. I manifestanti di Chisinauintonavano slogan quali “siamo rumeni, vogliamo l’Europa!”,sventolando le bandiere della Romania e dell’Unione Europea. Come spiega il politologo Cornel Codita dell’Università Spiru Haret diBucarest, la Moldova apparteneva alla Romania nel periodointerbellico. La stessa lingua moldava è un dialetto rumeno. Moltirumeni hanno a lungo sognato la riunificazione con Chisinau in epocasovietica – la Moldova fu inglobata nell’URSS – e per tutti gli anni’90. Anche tra i moldavi in molti coltivano aspirazioni pro rumene, tuttielettori dei partiti di opposizione. Tra di essi anche il sindaco diChisinau Dorin Chirtoaca, leader del Partito Liberale, votato –secondo i dati della Commissione Elettorale Centrale – solamente dal13% degli elettori. Le televisioni rumene hanno seguito con interessele elezioni in Moldova, fino a quando il Presidente autocrate Voroninha ordinato l’oscuramento delle frequenze tv, l’espulsione deigiornalisti occidentali e la chiusura delle frontiere con la Romania. Da molto tempo Voronin – così come Alaksandar Lukašenka in Bielorussia– si barcamena tra l’Occidente e la Russia, prevalentemente preferendol’alleanza con quest’ultima. Tale scelta – come è stato dimostratodalla folla di manifestanti – non corrisponde col volere dellapopolazione, stanca da anni di vessazioni ed oppressione del regimecomunista. Kyiv e Chisinau sono due città molto differenti. Ma negli scorsigiorni nella capitale moldava centinaia di dimostranti hanno espressola loro voglia di Europa e di Occidente, sventolando bandiere UEproprio come nella capitale Ucraina durante la rivoluzione arancionenel 2004. Si spera che, a differenza di allora, Bruxelles non volti lespalle, ma ascolti le legittime aspirazioni dei giovani moldavi dilibertà e democrazia.
http://www.radicalimilano.it/public/Rassegna-Stampa/visua.asp?dati=ok&id=4380

1 commento:

  1. oo ragazzi ma cosa ci volete entrare in Europa a fare ?? L'UE deve avere dei profitti con l'entrata di un nuovo paese, ma come sappiamo bene tutti, la Moldavia è un paese ormai dimenticato e decaduto con l'Unione Sovietica... Anche mia mamma è moldava ma non per questo io debba amare il paese... Mi dispiace, questo è certo ma purtroppo non possiamo fare nulla, poiche' il presidente Voronin è un comunista senza regole... Piu' che una politica Democratica,io direi Dittatoriale. E un'altra cosa che voglio dire: perche' tutti durante le manifestazioni gridano "SIAMO RUMENI SIAMO RUMENI" se quando gli chiedi se i rumeni sono loro cugini ti ridono in faccia... O ragazzi sveglia, bisogna prendere una posizione.. Sei moldavo ? Ok reagisci come tale, e non come rumeno (che nn lo sei affatto). Complimenti al blog, bel lavoro. Ciao

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